jueves, julio 08, 2010

Un film di Guido Chiesa. Con Andrea Prodan, Stefano Dionisi, Claudio Amendola, Alberto Gimignani, Fabrizio Gifuni. Durata 135 (128) min. - Italia 2000.Rientrato in divisa nella natia Alba (CN) dopo l'8 settembre l'universitario Johnny va nelle Langhe e si unisce prima a una banda di garibaldini (comunisti), poi a una formazione di azzurri (monarchici), ed è disilluso da entrambi. Si ritrova a passare da solo il duro inverno del '44, ma scopre la vera ragione d'essere partigiano, rimanendo sé stesso. E in primavera riprende la lotta. Dal romanzo (1968) postumo e incompiuto di Beppe Fenoglio, sceneggiato con Antonio Leotti, G. Chiesa ammiratore e studioso dello scrittore albese cui ha dedicato 2 documentari TV ha tratto un film asciutto e severo che ne rispetta profondamente lo spirito, ma di cui è rimasto un po' prigioniero per eccesso di amore fedele. Nel mettere lo sguardo di Johnny al centro della narrazione, ne ha fatto un film molto fisico sul precario lavoro del partigiano, sul faticoso e doloroso mestiere di sopravvivere sui monti con il suo carico di pioggia, neve, fango, agguati, fughe, sangue, paura, dubbi, spie, rappresaglie, solitudine. È forse il 1° film che racconta con coinvolgente efficacia che cosa fosse un rastrellamento e che della guerra per bande espone la casualità.

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